2024 –

Idolo, LabOratorio degli Angeli, Bologna

Mostra Personale a Bologna, a cura di Leonardo Regano

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Dal 29 gennaio al 10 febbraio 2024, in occasione della 50esima edizione di Arte Fiera e di ART CITY Bologna 2024, Atelier dell’Errore è stato ospite del LabOratorio degli Angeli in occasione di Idolo, intervento site-specific a cura di Leonardo Regano.

Gli spazi dell’antico ex Oratorio di Santa Maria degli Angeli, oggi adibito a laboratorio di restauro, hanno dialogato ed interagito attivamente con la complessità dei linguaggi espressivi del collettivo (disegno, video, fotografia, scultura) sotto forma di installazione dedicata.
Nelle sue molteplici risonanze visive ed esperienziali, Idolo ha proposto un intimo dialogo tra l’opera di AdE e lo spazio espositivo, assorbito e trasformato attraverso gli interventi.

 All’ingresso della mostra, il visitatore è stato accolto da due entità benevole, due Diòscuri protettori sotto forma di installazione fotografica: Castore (2018) e Polluce (2018) che segnano il percorso espositivo verso il cuore dell’intervento. Alle pareti dell’ex Oratorio, in dialogo con antichi affreschi rappresentanti le grandi donne dell’Antico Testamento, ritroviamo la Grande Cellula Madre (2023) e 12 Cellule Oracolari (2020), omaggio alla femminilità creatrice e origine dell’immaginifico e vasto bestiario di AdE (The Ghost Parade, 2023).

In dialogo con Idolino nero (2018), blocco unico di grafite su base di ottone rappresentante la materia base che ha dato vita all’attività artistica di AdE, si pone Idolino rosso (2019) scultura aracneiforme esposta per la prima volta. La scultura, realizzata con nastro rosso isolante e filo d’ottone e collocata al centro del Laboratorio in cima ad una Montagna Sacra, è stata palcoscenico di IDOL, intervento performativo interpretato dai due performer Nicole Domenichini (Pythia-Casssandra) e Matteo Morescalchi (Tiresia).

Il testo centrale, performato in lingua originale, è un cut-up dai primi trenta “Cantos” di Ezra Pound introdotto e conchiuso, in un dialogo simbolico e biografico, con “Psalm III” di Allen Ginsberg.

 Il video Micro-Atlas (2018), allestito nella Sala della Biblioteca, conclude il percorso espositivo segnando il confine tra reale e immaginario e suggerendo un possibile punto d’incontro tra questi mondi.