La Cervia Eustachea, Chiesa di San Stae, Venezia
Installazione site specific per il Festival dei Matti
Dicono i miei ragazzini, che gli animali dell’AdE affiorano con lenta lentezza dal foglio bianco, segno su segno, pomeriggio dopo pomeriggio. Bestie sempre un po’ così che chissà da dove arrivano. Quel che è certo è che noi normaloidi, creature come quelle lì non ce le ricordiamo.
Dicono i miei ragazzini che quelle bestie lì sono quelle che non hanno dato retta a Noè, e non ci son volute salire in quell’Arca venuta su in mezzo al deserto, o sono arrivate in ritardo, come sempre, come a scuola.
Poi tutta l’acqua di quaranta giorni e quaranta notti, e sono tutte morte, estinte tutte.
A volte appaiono pure bestie che non hanno mai messo zampa sulla terra, come le Cervie appunto.
Bestie che stanno ancora in lenta marcia, per lunghe fila, nei cieli, dai cieli, per arrivare fin quaggiù.
Ma ci vorrà tempo, un lungo tempo, dicono i miei ragazzini, se ci saremo ancora.