The Fairy Queen - Contemporary Locus 8 , Bergamo
Atelier dell'errore per Contemporary Locus 8. Installazione site specific nel Monastero di Sant'Agata del Carmine a Bergamo. Giugno 2015.
Lauretta+Giulia+Francesca+Laura+Luca+Pietro
La città vecchia, i chiostri del monastero di S.Agata del Carmine (XV sec.), sede del Teatro Tascabile di Bergamo.
La prima stanza toglie il fiato.
1992, la biblioteca di Sarajevo dopo le bombe, tanto tempo fa.
Tre artisti internazionali: Berlinde de Bruyckere, Étienne Chambaud, Evgeny Antufiev.
Noi, in punta di piedi, o meglio: matita su carta, accanto a quel che ricorda un camino e lunghe notti in studio e preghiera solo un piccolo silente autoritratto zoomorfo di Lauretta.
La seconda stanza è tutta dedicata all'atelier.
Nella parete di fondo, ciò che resta di un affresco in una lunetta che non c'è più.
Un Cristo chino sotto il peso della Croce, ancor più gravato dallo schiacciamento visivo del soffitto cemetizio novecentesco.
Per avvicinarci occorre attraversare più di 50 metri di aula.
L'incombere della perfetta lama di cemento grigio uniforme sopra di noi comprime ogni sguardo verso l'alto.
Varcare questo limite, questo impedimento, diventa il fine simbolico della nostra installazione.
Intanto Laura in atelier, fra un disegno e l'altro, si inginocchia, e noi per ammirarla ci facciamo formiche infinitesime su una distesa bianco ghiaccio.
Dall'alto, Laura ci sovrasta, si raccoglie in preghiera e lentamente, a gesti che sono solo i suoi, ricrea un mondo, il nostro.
Quando si rialza sulle ginocchia è già fuori quadro, al di là.
The Fairy Queen, quello che cercavamo, per perforare la gravità di quel soffitto post atomico.
Omaggio a Pina Baush, e al Teatro Tascabile che ci ospita.
Per il resto altre tre creature del nostro Atelier dettate da alcuni disegni a gesso che ritroviamo sulle pareti e di cui ci innamoriamo subito. Sono uno studio del TTB, sulle misure ideali del proprio pubblico.
La prima creatura:
L'Insetto Carnecife dell'Amore Mannaro, radicato nel suo fine apparato vascolare a vista, che dispiega imperioso le ali per avvolgere il pubblico sottostante in un misericordioso manto protettivo.
Poi:
L'Animale Custode che protegge Francesca da chi la chiama brufolona e fenomeno da baraccone, che digrigna i denti di fronte ad un uomo condannato a capo chino su una sedia.
Infine, a commiato:
l'enorme volatile d'osso senza ali che dall'alto dei suoi tre metri abbondanti fa da dioscuro a lato dell'arco d'uscita dalla sala.
Contemporary Locus 8